Quando qualcuno decide di venire a cena da me, il primo pensiero che mi arriva in mente è come possa farlo sentire bene. 

Quindi penso a me e a cosa mi faccia sentire coccolata e accolta. 

Quando ero piccola, ma anche adesso, sentire i profumi provenire dal forno, mi calma e rasserena. 

Allora Immergo subito le mani nella farina, aggiungo un goccio di acqua tiepida, sciolgo un pò di lievito e voilà… il panetto di focaccia è pronto per percorrere la sua strada, per diventare grande e soffice. 

Credo che non ci sia modo migliore per accogliere qualcuno nell’offrirgli un pezzo di focaccia alle cipolle appena sfornata. 

Così fragrante, saporita e dolce allo stesso tempo. 

Un morso e tutto (o quasi) scompare. 

La testa magicamente  si alleggerisce. 

La genuinità della focaccia alle cipolle non ha eguali. Potrebbe diventare facilmente la ricetta della felicità. 

La sua bellezza non fa neanche pesare di dovere accendere il forno. 

Le si perdona tutto insomma. 

Per lei ho utilizzato una farina della mia zona. Toccarla, passarmela tra le dita è stato magico. Sono riuscita perfino ad immaginare il suo viaggio, dal campo alla mia tavola. Breve ma sicuramente intenso. 

Secondo me non esiste una ricetta buona o non buona.

Esistono però ingredienti validi  e altri meno validi e questa farina rientra sicuramente nella prima famiglia.